Cos’è l’environmental medicine

Il paradigma che ha fatto fiorire l’approccio medico tradizionale attuale sta cambiando rapidamente e sin nelle fondamenta sebbene il concetto di base rimanga lo stesso.

Da un punto di vista teorico la condizione di salute di un individuo non è altro che la risultante dell’incontro tra le proprie caratteristiche genetiche e l’ambiente. Sintetizzando al massimo, l’ambiente non è altro che alimentazione e territorio.

Tuttavia, mentre in passato le problematiche derivavano da una scarsa alimentazione quantitativa e da una mancanza d’igiene in grado di abbassare le difese immunitarie e favorire infezioni ed epidemie (da ciò la nascita dell’industria farmaceutica grazie alla scoperta degli antibiotici), oggi le patologie nascono da una scarsa alimentazione qualitativa (alimenti preparati industrialmente a cui aggiungere le più disparate porcherie chimiche) e dall’inquinamento ormai a livelli non più sostenibili.

L’organismo umano viene a contatto giornalmente con innumerevoli tossine chimiche che possono essere paragonate a sabbia che entra negli ingranaggi del nostro motore chimico. Non agiscono in modo acuto, dando la possibilità a chi le produce di continuare a farlo, bensì lentamente logorano le normali funzioni delle nostre cellule e provocando quindi un aumento esponenziale delle malattie degenerative.

Environmental medicine, che traduciamo con medicina ambientale, è la risposta a tutto questo: scoprire il nesso causale fra elementi tossici e malattie e disintossicare l’organismo.

Cos’è l’environmental medicineultima modifica: 2009-01-22T12:20:00+01:00da admin
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