Soia e riproduzione

Dalla metà degli anni ’40, sappiamo che i fitoestrogeni sono in grado di disturbare la fertilità. Da sempre il tofu viene proposto dieteticamente nei monasteri buddisti per abbassare la libido dei monaci e da poco sono stati pubblicati dei lavori che, infatti, dimostrano che la soia riduce i livelli di testosterone. Tuttavia, i rischi maggiori li subiscono i neonati allattati con latti artificiali a base di soia sia per la fase di sviluppo in cui si trovano, sia perché il latte artificiale è la loro unica fonte alimentare. I maschi hanno una notevole produzione, paragonabile ai valori dell’adulto, di testosterone durante i primi mesi di vita. Ciò serve per programmare l’organismo in previsione della pubertà, sviluppo che non può essere ben programmato se i recettori ormonali del testosterone sono occupati dai fitoestrogeni della soia. Attualmente stanno aumentando notevolmente casi di ginecomastia, scarso sviluppo gonadico, criptorchidismo e ipospermia.

Anche le femmine hanno i loro problemi. Durante il primo mese di vita il livello di estrogeni si raddoppia per poi calare e rimanere basso fino alla pubertà. L’aumento di xenoestrogeni ambientali e dietetici provoca un allarmante anticipo della pubertà. Alcuni lavori hanno evidenziato che l’1% delle bambine americane mostra segni di pubertà, come aumento mammario e di peli, prima dei TRE anni. A otto anni, il 48.3% delle nere americane presenta questi segni. E’ interessante notare come, essendo geneticamente più intolleranti al lattosio, i neonati neri più facilmente sono allattati con latti artificiali di soia. Lo sviluppo precoce provoca problemi più tardivi come amenorrea, cicli anovulatori, sviluppo follicolare alterato, squilibri ormonali e infertilità.

Soia e riproduzioneultima modifica: 2009-04-10T08:30:00+02:00da admin
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Un pensiero su “Soia e riproduzione

  1. .. e anche interessante ricordare che le donne asiatiche si nutrono tantissimo con la soia e che a differenza di noi donne europee non devono fare le terapie ormonali quando sono in menopausa e soffrono molto meno di disturbi tipicamente legati agli organi riproduttivi femminili.. non si puo parlare solo male

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