Doctor Max

VEGETARIANO?

Se la scelta di utilizzare questa dieta è di tipo etico o filosofico, niente da dire, ma credo che si debbano conoscere anche gli aspetti negativi per la salute umana scientificamente dimostrati.
Sebbene pubblicizzato da un premio Nobel (indiano guarda un po’) come causa di tutti i mali, l’allevamento di bestiame non causa né carestia né impoverimento delle risorse della terra, né utilizzo esagerato di acqua (è disponibile tutta la letteratura scientifica) . Le tanto avocate monoculture intensive (principalmente soia, mais, frumento e legumi), impoveriscono drammaticamente il suolo in numerosi nutrienti specifici per ciascun tipo di cereale e richiedono un massiccio uso di sostanze chimiche (fertilizzanti e pesticidi) per mantenere fertile il terreno di coltivazione altrimenti destinato a diventare sterile. Questo tipo di sfruttamento porta alla desertificazione. Non è l’allevamento animale la causa della mancanza di cibo per centinaia di milioni di persone bensì la distruzione del suolo provocata dall’abuso delle coltivazioni intensive specialmente nei Paesi del Terzo Mondo. Dei prodotti vegetali transgenici ne parliamo un’altra volta.

1° MITO: le proteine si ottengono da cereali e legumi. Niente di più sbagliato. Queste proteine non sono biodisponibili come quelle animali, ovvero, per ottenere gli amminoacidi che possono essere assimilati, sono necessarie molte più reazioni biochimiche e quindi uno spreco energetico che impoverisce quelle riserve necessarie per controbilanciare gli stress quotidiani

2° MITO: la seconda ipotesi da smontare è quella inerente a longevità, energia e resistenza del vegetariano. Un lavoro pubblicato sull’ American Journal of Epidemiology (1973; 97:372) ha dimostrato che l’incidenza di morte annua era leggermente maggiore nei vegetariani (0,93%) rispetto ai carnivori (0,89%) e ancora maggiore fra le donne (0,86% rispetto allo 0,54%).

3° MITO: è una dieta nutrizionalmente bilanciata. Il vegetarianesimo è controindicato per numerose pecche nutrizionali. Questa dieta è carente in numerosi nutrienti fra cui ricordiamo la vitamina B12, omega-3 e vitamina A. Come fonte proteica inoltre utilizza abbondantemente la soia che non è certo l’alimento più indicato per la nostra salute.
Le uniche vere fonti utilizzabili e assorbibili dal corpo umano di vitamina B12 sono SOLO quelle di origine animale. Sebbene i vegetariani affermino che la spirulina, il tempeh e il lievito di birra contengano un certo quantitativo di vitamina B12, ciò non è vero. Come per la niacina presente nel mais, gli analoghi della B12 presenti nelle alghe e nel tempeh NON sono biodisponibili. Il corpo non è in grado di utilizzarli. Ciò è stato dimostrato dagli studi effettuati su numerosi vegetariani misurando il livello di vitamina B12 prima e dopo assunzione delle suddette fonti vegetali. I valori sono sempre rimasti invariati. Nel lievito di birra, poi, la vitamina B12 non c’è, è solo addizionata.

Il corpo umano non è in grado di tramutare le varie famiglie di acidi grassi per cui le elevate quantità di omega-6 presenti nella dieta vegetariana (i cereali ne sono una fonte esagerata!!) non mutano per nulla in omega-3 come invece molti adepti credono.

Per quanto riguarda la vitamina A, le fonti principali sono ancora di origine animale. I vegetali contengono beta-carotene, che è un precursore, non vitamina A e non è la stessa cosa. Per essere convertito a vitamina A, il beta-carotene ha bisogno della presenza di sali biliari che a loro volta vengono formati tramite i lipidi da aggiungere quindi alla dieta e qui interviene l’uso parsimonioso del burro. Il nostro organismo ha inoltre difficoltà a tramutare il precursore in vitamina A: occorre tanto beta-carotene per ottenere uno scarso quantitativo di vitamina vera e propria. Quindi non è logico ed energeticamente negativo utilizzare questa via biochimica.

4° MITO: la dieta vegetariana è salutare. Solo verdura e frutta sono salutari ma se associati a proteine animali. I cerali non solo contengono glutine ed un rapporto omega 6/ omega 3 di 20:1, ma hanno un elevato indice glicemico che stimola un’eccessiva risposta insulinica. Un eccesso di insulina favorisce le seguenti patologie: obesità, ipertensione, ipercolesterolemia, eccesso di trigliceridi e acido urico, diabete, malattie cardiocircolatorie e, nelle signore, alcuni tumori legati agli ormoni.

VEGETARIANO?ultima modifica: 2009-06-18T07:00:00+02:00da
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