ATTENZIONE ALLE BIBITE RICCHE IN CAFFEINA

Il mercato americano delle bevande energetiche ( quelle che mettono le ali) ammontava a $5.4 miliardi nel 2006. Dal suo inizio verso la fine degli anni 80, il mercato di queste bevande si è sviluppato esponenzialmente, aumentando di un tasso del 47 % all’anno negli STATI UNITI e del 55 % in tutto il mondo.

Nel 2006 sono state lanciate quasi 500 nuove marche nel mondo e 200 nuove bevande energetiche erano al top delle vendite sul mercato degli STATI UNITI nel periodo di 12 mesi che si è concluso a luglio 2007, superando l’acqua minerale in bottiglia come  categoria più in crescita nel commercio delle bevande.

Una normale bevanda tipo cola contiene circa 35 milligrammi di caffeina e una tazza di caffè (americano) ne ha 80 – 150 milligrammi. Ma poiché molte bevande energetiche sono vendute come “supplementi dietetici,” non viene applicato il limite che la FDA richiede per le bibite analcoliche e Il contenuto in caffeina delle bevande energetiche varia da 50 a più di 500 milligrammi. ( Eurekalert 24 Settembre, 2008
Drug and Alcohol Dependence 20 Settembre, 2008
)

Solo una lattina della popolare bevanda energetica a base di caffeina, può aumentare il rischio di attacco cardiaco o ictus. L’effetto è stato visto anche nei giovani. La bevanda ricca in caffeina induce il sangue a diventare più viscoso, condizione che precede i problemi cardiovascolari come l’ictus. Un’ora dopo averla bevuta, si verificano le anomalie del sangue analoghe a quelle previste per un paziente con una malattia cardiovascolare.

Red Bull è vietata in Norvegia, Uruguay, Francia e Danimarca a causa dei rischi per la salute. (Reuters  14 Agosto 2008)

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ATTENZIONE ALLE BIBITE RICCHE IN CAFFEINAultima modifica: 2009-07-03T17:46:46+02:00da admin
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Un pensiero su “ATTENZIONE ALLE BIBITE RICCHE IN CAFFEINA

  1. ma a proposito della vitamina d…. io ho 45 anni , da 3 sono operato di valvola mitralica e prendo di conseguenza il coumadin e l aspirina e il sequacor. ho letto da qualche parte che qualche farmaco di questi diminuisce la formazione di vitamina d. se e’ cosi’ posso far qualcosa per limitare i danni nel tempo o cambiar tipologia di farmaci utilizzati ? grazie

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