L’”elettrosmog” ,che ha cominciato a svilupparsi un secolo fa con il diffondersi dell’elettricità ed ora circonda ogni abitante della terra, è responsabile di molte delle malattie mortali.
Durante gli ultimi 100 anni, abbiamo riempito metodicamente tutto lo spettro elettromagnetico ben oltre a quanto presente in natura.
Recentemente, parecchi studi hanno evidenziato i rischi crescenti da inquinamento da campi elettromagnetici (EMF) e la cruciale necessità di ridurli.
Nel 2007, il Bioinitiative Working Group ha pubblicato un rapporto di 650 pagine che cita più di 2.000 studi (alcuni molto recenti) che dimostrano gli effetti tossici degli EMF da qualsiasi fonte. L’esposizione cronica persino a radiazioni a basso livello (come quelle dei telefoni cellulari), può causare diverse varietà di cancro, alterare l’immunità, contribuire al morbo di Alzheimer, malattie cardiocircolatorie e molti altri problemi di salute.
Inoltre, ogni singolo studio sui tumori cerebrali che considera 10 o più anni di esposizione, mostra un rischio aumentato di cancro al cervello.
Un recente studio svedese è particolarmente preoccupante dimostrando che iniziando ad utilizzare un telefono cellulare da teenager, esiste un rischio 5 volte maggiore di sviluppare cancro cerebrale rispetto a coloro che hanno cominciato cda adulti.
Un’altro studio recente ha dimostrato che l’esposizione a segnali di voltaggio di frequenza molto bassa (1-100kHz), o la così detta “elettricità sporca” ,può notevolmente aumentare il rischio di melanoma, cancro della tiroide e cancro uterino. Questi segnali in gran parte derivano da sottoprodotti dell’elettronica, come televisioni, impianti hi-fi e altri dispositivi di intrattenimento.
Questi dispositivi elettronici usano una tensione più bassa rispetto agli altri apparecchi e questa manipolazione della corrente genera un campo elettromagnetico complesso. Questo campo si irradia non solo nell’ambiente immediato ma può anche viaggiare lungo i cavi di collegamento.
“Per la prima volta nella nostra storia evolutiva, abbiamo generato un ambiente secondario, virtuale, complesso (un minestrone elettromagnetico) che essenzialmente incide sul sistema nervoso umano,” dice Michael Persinger, PhD, un neuroscenziato della Laurentian University, che ha studiato gli effetti degli EMF sulle cellule neoplastiche.
Più di un secolo dopo che Thomas Edison ha inserito la sua prima lampadina, le conseguenze per la salute di questa sovrapposizione continua sembra che, stiano cominciando ad essere documentate.
Fonti:
MSNBC 18 Gennaio 2010
Ormai và tutto in wifi , è giusto informare ma serebbe anche giusto che qualcuno dicesse come difenderci.